I primi risultati scientifici della spedizione scientifica italiana Tunguska99 saranno presentati al 31st Annual Meeting of the Division for Planetary Sciences of the American Astronomical Society (Padova, 10-15 Ottobre 1999). Il poster sarà presentato nella Sessione 59 (late papers) il giorno giovedì 14 ottobre (ore 18:00-19:30). Inoltre, il sommario sarà pubblicato nel Bulletin of the American Astronomical Society, vol. 31, n. 5, (1999) e è disponibile nel sito web di Tunguska99.
I dati raccolti sono in corso di studio, ma le analisi preliminari suggeriscono che l'origine del lago non sia in relazione con l'evento del 1908. È più probabile che si tratti di un'antica depressione vulcanica riempita da oltre 50 m di depositi sedimentari di origine fluviale. Uno degli obiettivi futuri sarà focalizzato sull'analisi delle carote e sul rilevamento di possibili effetti fisici sulla successione dei sedimenti (per esempio, frane sottomarine) che potrebbero dare una nuova valutazione alla stima dell'energia rilasciata nell'evento.
È stata effettuata una ripresa aerofotografica su un'area di 235 kmē. Contemporaneamente sono stati misurate a terra le coordinate geografiche di alcuni punti di riferimento. I risultati della ripresa aerea e delle misure topografiche sono in corso di studio per stabilire se l'esplosione del 1908 fu singola o multipla e per verificare recenti ipotesi sul meccanismo di esplosione.
Sono stati misurati i raggi gamma da raggi cosmici e la radiazione ambientale, con campionamenti di uno al minuto e nelle bande di energia 0.05-3 MeV, 3-5 MeV e 5-20 MeV. Le misure in volo indicano grandi variazioni di raggi gamma in funzione dell'altezza, latitudine e longitudine. In prossimità del lago Cheko sono stati rilevati radionuclidi della catena del 238U e 232Th. I dati sono in corso di analisi alla ricerca di altri radionuclidi naturali o artificiali.
Bologna, 12 Ottobre 1999
Per l'Ufficio Stampa Tunguska99:
Luigi Foschini