L'Indice dei libri del mese.

Anno XVII-N. 4, Aprile (2000), p. 50

Sezione "Schede dei libri del mese" - Scienze.

Recensione di Mario Tozzi.

Il catamarano Kulik si aggira sul lago Ceko, in Siberia centrale, nell'estate del 1999. Alcuni ricercatori italiani cercano tracce, raccolgono campioni di roccia ed effettuano analisi paleomagnetiche, mentre respirano una strana atmosfera che a molti riporta alla mente quella di un'altra estate passata ormai da decenni. Era la prima mattina del 30 giugno del 1908 quando l'immota calma siberiana fu rotta da un'improvvisa esplosione avvenuta a circa 8000 metri di quota: un nuovo sole era comparso nell'atmosfera ed era bruciato in pochissimo tempo. Alcuni testimoni rimasero ustionati fino a 70 chilometri di distanza e oltre 2000 chilometri quadrati di foresta furono bruciati o devastati; il terremoto conseguente alla spaventosa onda di pressione arrivò fino a magnitudo 5,2 Ritcher e fu misurato in tutto il mondo. Per circa vent'anni nessuno si avvicinò più a Tunguska e fiorirono le leggende più incredibili sul luogo e sugli spiriti che vi albergavano. Dopo novant'anni siamo forse vicini a una risposta: fu una meteora o una cometa a provocare l'impatto? E' possibile che oggi si ripetano fenomeni come quello? La Terra è in una rotta di collisione con qualche frammento di pianeta alla deriva per l'universo? A questa e ad altre domande danno risposte approfondite ed esaustive due libri usciti in contemporanea sull'argomento meteore.

Le meteoriti è la riproposizione italiana curata da Piero Bianucci di una mostra di successo tenuta al Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi nel 1996, e ha perciò una forma estremamente accattivante e una struttura precostituita lungo quello che si può definire un itinerario di visita attraverso crateri da impatto, meteoriti, condrule e fossili galattici.

Meteore - un tascabile decisamente più concettuale, con meno frequenti disegni e figure (e, invece, più diagrammi e formule) - segue invece lo sviluppo di un filo logico rigoroso: dalla materia interplanetaria, alle meteore, alle esplosioni nell'atmosfera, alla struttura delle meteoriti, per finire ai crateri d'impatto, con apertura di squarci vari su come si conducono concretamente le ricerche moderne nel campo. Un librino denso, ma non privo di spunti che incuriosiscono: cosa sarà mai la scala di Torino? Quanto dura una tempesta di Leonidi? Dopo tanti film che si imperniano su un possibile impatto extraterrestre, dopo spot pubblicitari in cui le ipotetiche meteore vengono affrontate a mani nude e con mazza da baseball, era forse arrivato il momento di fare seriamente il punto su un argomento che può costituire una base per conoscere meglio quanto il nostro firmamento sia in grado di produrre per miracol mostrare agli uomini in Terra.