Tunguska99

Gli obiettivi della spedizione


Gli obiettivi della spedizione Tunguska99 sono:

  1. Studio dei sedimenti del lago Ceko. Le microparticelle provenienti dalla disintegrazione del corpo cosmico, possono essere state conservate in diversi ambienti naturali, come paludi, resina degli alberi e sedimenti lacustri. Sin dagli anni sessanta, diverse spedizioni russe studiarono le particelle prelevate nelle paludi. La ricerca di microparticelle nella resina degli alberi (come fatto dalla prima spedizione italiana organizzata dall'Universita' di Bologna nel 1991) rese possibile una sicura datazione delle particelle sulla base delle cerchie legnose. Lo studio dei sedimenti lacustri, che sara' effettuato dalla spedizione "Tunguska99", presenta probabilmente lo stesso vantaggio. Il lago Ceko, distante 8 km dall'epicentro dell'esplosione del 1908, e' largo circa 500 m e profondo fino a un massimo di 47 m. E' stato individuato quale bacino ideale di raccolta e conservazione di queste microparticelle. Sara' eseguita una rete di profili batimetrici con un ecografo digitale e con un "sub bottom penetration system" si otterranno stratigrafie del fondo per decidere i siti delle campionature e le attrezzature da utilizzare. Contemporaneamente, con un "side scan sonar", verranno riprese fotografie a ultrasuoni del fondo del lago. Si procedera' quindi ad una dettagliata ispezione visiva del fondo con una telecamera subacquea a controllo remoto. Si preleveranno campioni indisturbati del top con un "box corer" e si procedera' ad una campionatura con carotaggi a gravita'. L'ispezione del fondo lacustre sara' eseguita con apparecchiature fornite dalla "Geological Assistance & Services". La ricerca delle microparticelle depositate nei campioni prelevati, la loro analisi morfologica, chimica e isotopica sara' eseguita nei laboratori di Bologna e di Torino.

  2.  
  3. Ricerche magnetometriche, radar e fotografiche. Si provvedera' a effettuare un rilevamento topogragrafico dell'area di interesse con l'ausilio di un sistema GPS e sara' riesaminato il materiale aerofotografico, ripreso nel 1938 sotto la direzione di L.A. Kulik. Il confronto tra le foto del 1938 e quelle attuali dovrebbe permettere di ottenere ulteriori informazioni sulla direzione degli alberi abbattuti dall'esplosione. Questo confronto permettera' inoltre di valutare i cambiamenti delle condizioni ambientali e fornira' un contributo al programma di ricerca della "Riserva Naturale di Tunguska". Verra' verificata la presenza di anomalie magnetiche, che precedenti investigazioni a terra avevano attribuito all'evento collisionale.

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  5. Ricerca di frammenti del corpo cosmico. Secondo alcune teorie, esposte alla Conferenza Tunguska96, tenutasi a Bologna, si puo' presumere che nell'area a sud-est dell'epicentro siano caduti dei frammenti, di dimensioni non microscopiche, che, precipitando poco prima dell'esplosione, non si sono vaporizzati assieme al corpo cosmico. Supponendo che il corpo cosmico fosse di tipo condritico, e quindi con una elevata percentuale di ferro-nichel, la separazione dei frammenti dalle rocce terrestri potra' essere effettuata con magneti di neodimio montati su di un apposito carrello, assieme a un sensore cercametalli (sonda a effetto Hall). Questo sistema, perfettamente funzionante e gia' provato con buoni risultati in due spedizioni nel deserto egiziano occidentale, e' disponibile presso il Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Bologna. Saranno, inoltre, prelevati ulteriori campioni da alberi sopravvissuti all'esplosione per approfondire l'indagine effettuata nel 1991 dalla prima spedizione italiana.

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  7. Monitoraggio della radiazione ambientale. La realizzazione della spedizione permettera' di ottenere anche una ricaduta scientifica di carattere ambientale. Si utilizzeranno, infatti, i rivelatori di radiazione ambientale, a altissima efficienza, gia' adoperati dal gruppo di Bologna in Italia, nell'Antartico, nella valle dell'Everest (5000 m) e lungo tutto il percorso via mare Ravenna-Antartico-Ravenna. Con questi si effettuera' il monitoraggio della radiazione ambientale, sia in volo, durante tutto il percorso Bologna-Tunguska-Bologna, sia al suolo durante le due settimane di permanenza della spedizione nella Riserva Naturale di Tunguska. Verranno registrati, minuto per minuto, i raggi gamma da raggi cosmici e da radioattivita' aerotrasportata nelle bande energetiche 0,05-3 MeV, 3-5 MeV e 5-20 MeV (MeV: Megaelettronvolt). Il confronto tra le misure precedenti e quelle in volo e in loco permettera' di studiare le variazioni della radiazione ambientale con l'altitudine, la longitudine, la pressione, la temperatura, l'umidita', l'attivita' solare.

Bologna, 6 Maggio 1999



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